L’Istituto Superiore di Sanità, alla data del 20 giugno, ha segnalato 21 casi di epatite colestatica acuta riconducibili all’assunzione di curcuma. La patologia in questione non ha carattere infettivo né contagioso.
L’allarme ha portato alla segnalazione di molteplici lotti di prodotti a base di curcuma che sembrano essere coinvolti dal fenomeno di tossicità.
Sono in corso le verifiche per individuare la causa responsabile di questi episodi di epatite, che attualmente resta ignota.
In attesa dei risultati delle analisi i consumatori sono invitati, a titolo precauzionale, a sospendere il consumo di tali prodotti.
Marco Silano, direttore dell’Unità Operativa Alimentazione, Nutrizione e Salute dell’Istituto superiore di sanità, evidenzia come la maggior parte delle segnalazioni siano relative a donne che assumevano integratori a base di curcuma per un potenziale effetto dimagrante non scientificamente dimostrato.

Per ulteriori informazioni e per visionare l’elenco dei prodotti interessati consigliamo di consultare il sito del Ministero della Salute.

www.ministerodellasalute.it